MESSANA: ALTRO CHE PD, QUESTA E’ UNA SQUADRA

Maggio 8, 2009

(LIVESICILIA.IT) 6 Mag. 2009

Il sindaco di Caltanissetta, comune che da dodici anni, ci tiene a sottolineare, è governato al centrosinistra in una regione destrorsa come nessun’altra, ha rotto nei giorni scorsi col Pd, al quale era approdato via Margherita, per passare sotto le insegne dell’Italia dei Valori. Il movimento dipietrista,come avvenne per un altro sindaco illustre, Leoluca Orlando, si conferma un refugium per fuoriusciti dall’area democratica (e margheritina in particolare).

“Qui per la prima volta, dopo dieci anni di impegno politico, mi sento di far parte di una squadra”, spiega il primo cittadino nisseno. E rimarca quel “per la prima volta”. Eppure Messana nel nascente Pd siculo aveva giocato un ruolo di primo piano, candidandosi, collegato a Enrico Letta, alle primarie contro l’uomo dell’establishment, Francantonio Genove: “Avevo tutti contro – racconta – le segreterie, i deputati regionali, i sindacati, la Confesercenti, tutti insieme contro Salvatore Messana e un pugno di persone che girava la Sicilia in macchina: abbiamo preso il quindici per cento, un grande risultato. Da quello si doveva partire, per confrontarci, per creare un pluralismo nel Pd”. E invece? “Invece niente. Ho incontrato enormi difficoltà ad essere ascoltato nel Pd”.

Altro che ricambio generazionale o attenzione al territorio, lamenta Messana, che così, spiazzando un po’ tutti, ha fatto i bagagli per migrare dalle parti di Tonino Di Pietro: “Qui si vuole costruire un partito liquido, leggero, vicino alla gente”. Quello che doveva essere il Pd, in qualche modo? “Sì, prima che gli entusiasmi delle primarie di ottobre si spegnessero. Ma si ricorda che liste ci hanno propinato alle Politiche? Piene di gente non siciliana imposta da Roma”.


SALVATORE MESSANA: LA CARTA A SORPRESA DI ITALIA DEI VALORI

Maggio 8, 2009

(LIVESICILIA.IT) 24 Apr. 2009

E’ Salvatore Messana, sindaco di Caltanissetta, la carta a sorpresa nella lista di Italia dei Valori per le elezioni europee in Sicilia. L’esponente del Pd, dunque, lascia il Partito democratico e aderisce al progetto di Antonio Di Pietro.
“Gli abbiamo chiesto di condividere il nostro percorso – ha annunciato Leoluca Orlando nel corso della conferenza stampa di presentazione delle candidature –abbiamo avuto da lui una risposta positiva che ci ha convinto ad inserire la sua esperienza anche nella competizione per il Parlamento Europeo”.

A guidare la lista nella circoscrizione Sicilia-Sardegna sarà l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, seguito dal fondatore di Idv, Antonio Di Pietro. Poi, in rigoroso ordine alfabetico, Sonia Alfano, dirigente regionale e figlia di Beppe Alfano, il giornalista assassinato da Cosa Nostra, l’ex vicesindaco di Palermo, Emilio Arcuri, Paola Colarenne, giovane ricercatrice universitaria messinese, ed ancora l’ex magistrato Luigi De Magistris, il sindaco di Caltanissetta Salvatore Messana e Gian Maria Uggias, consigliere regionale sardo ed ex primo cittadino di Olbia.

Per Italia dei valori le elezioni europee in Sicilia costituiscono una sfida ardua. Non certo a causa dello sbarramento al 4%, che per Idv non dovrebbe essere un problema, quanto per l’esiguo numero di seggi spettanti alle isole, ulteriormente ridotti dall’ultima riforma elettorale.

“Mi rifiuto di pensare che la Sicilia e la Sardegna non possano esprimere un eletto al Parlamento europeo – ha detto fiducioso Orlando – E’ necessario portare a Bruxelles la voce della legalità e dei valori delle isole. Per questo abbiamo composto liste aperte agli esponenti della società civile che dall’Europa siano capaci di fare un fronte di opposizione intransigente all’imbarbarimento dei governi Berlusconi e Lombardo”.

Nessun commento, da parte di Orlando, sulla candidatura di Rita Borsellino con il Pd. “Faccio i miei migliori auguri – ha tagliato corto – a tutti i candidati delle altre liste”.

Non ha risparmiato frecciate all’indirizzo del Partito democratico, invece, in merito alle coalizioni per le elezioni amministrative che si svolgeranno contemporaneamente alle europee del 6 e 7 giugno. “Ci sono comuni, ad esempio Monreale, Termini Imerese o Sciacca, nei quali il Pd sembra intenzionato a sostenere candidati dell’Udc o di Forza Italia – ha detto Orlando – In questi casi, noi siamo pronti ad andare da soli. Siamo disposti ad allearci con il Pd solo laddove ci siano le condizioni opportune”.